“Jeff Harris ha cominciato nel 1999 a farsi un autoscatto al giorno (o a chiedere ad altri di fargli una fotografia). Racconta che le foto all’inizio erano molto ripetitive, ma che poi lentamente è riuscito a rendere gli scatti sempre diversi e originali. Il fatto di dover affrontare ogni giorno l’autoscatto l’ha portato a fare cose che altrimenti non avrebbe fatto (i tuffi nell’acqua ghiacciata).”
“E’ il gioco di specchi tra noi e il nostro doppio, tra noi e l’immagine che abbiamo di noi. è lo specchio attraverso il quale Alice può entrare nel suo mondo per liberarsi dalle convenzioni. è lo specchio bugiardo della matrigna di Biancaneve che mostra ciò che vuoi vedere, ma è anche lo specchio di narciso attraverso il quale innamorarsi di se stessi.”
Ora che tutto è finito e devo ricominciare a pensare a me stessa ,sto prendendomi una piccola pausa per guardare ancora un po’ indietro e capire dove sono finita.
A volte mi sembra di essere stata catapultata in un altro mondo.
E’ bene allora guardare con occhi diversi chi sono e chi sono stata.
Anche il gioco che ho fatto con me stessa facendomi questi autoscatti nel corso di queste sette anni in cui sarebbe stato facile perdersi,potrebbe essermi di aiuto.
A volte mi sembra di essere stata catapultata in un altro mondo.
E’ bene allora guardare con occhi diversi chi sono e chi sono stata.
Anche il gioco che ho fatto con me stessa facendomi questi autoscatti nel corso di queste sette anni in cui sarebbe stato facile perdersi,potrebbe essermi di aiuto.
Era grande il desiderio di conoscere non la mia anima,che conosco bene, ma il suo involucro.
Sono stati sette anni difficili che hanno segnato la mia vita,come un solco nella terra dopo un terremoto.
Non sarà facile dimenticare.
E ricotruire una vita sarà ancora piu’ difficile.
Sono stati sette anni difficili che hanno segnato la mia vita,come un solco nella terra dopo un terremoto.
Non sarà facile dimenticare.
E ricotruire una vita sarà ancora piu’ difficile.
Ho raccolto tutte le foto per le quali non mi sono mai preparata con trucchi o mistificazioni.
Ho cercato quasi sempre di sorridere ,nonstante tutto.
Alla fine anche attraverso questo piccolo trucco mi sono voluta bene .
E’ una storia vera .
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Molto interessante questo racconto fotografico … da oggi lo iniziero' anche io … 🙂
Vedrai che sarà una bella esperienza.Verro' a sbirciare ogni tanto.
Questi sono i viaggi che vale la pena fare e vivere. Ti cambiano per sempre, spaventano come non mai eppure niente ti potrà dare una consapevolezza di te stessa e di quanto sei forte come questo genere di esperienze "limite".
Carolina,quando si intraprendono certi viaggi non si sa dove portano e non sai neppure a cosa vai incontro.Devi trovare le forze giorno per giorno ed essere pronto a qualsiasi avvenimento.Sono viaggi che possono cambiare totalmente quello che eri e trasformarti in una persona diversa da quello che credevi di essere.Ci si puo' paragonare ad un alpinista che vuola sfidare la montagna.Spesso si rischia di ritrovarsi con le ossa rotte e con un grande mal di stomaco.
quelle che ho scattato … una roba da urli …. hai ragione Laura, dovendo mai sorridere potrei raggiungere la consapovolezza che tocca andare dal dentista…. unico dato oscuro che macchia la mia autostima.
Ma dai Carla,bisogna prendere ad esempio Jessica Bruah.Si è fatta una foto con la testa dentro alla lavatrice .Potresti seguire il tema.Li anche se non sorridi non importa e poi…cosa piu' importante ,faresti sorridiere chi guarda la tua foto…http://4.bp.blogspot.com/_LNi5ZDF6Nlg/SDw6DOyBFDI/AAAAAAAABZ8/hhlNgeWciXU/s400/Picture+4.jpgUn abbraccione.
Complimenti! Donna bellissima!