Che confusione, Aiko!

Cara Aiko,

ti scrivo oggi queste mia lettera per farti sapere che la notizia che uno scienziato vietnamita ti ha inventata per sostituirti ad un essere umano,mi rattrista molto.

Povera Aiko,anche se sei un robot, mi fai veramente pena.

E penso a quell’uomo che ti ha inventata, e penso a tutti gli uomini che vorrebbero avere una “Aiko” tra le mura domestiche.

Poveri uomini,povera umanità.

Io sai Aiko  ,spesso mi trovo ,quando sono sola, a pensare di essere diventata un robot:facccio le cose che fai tu.

Accudisco la casa,lavoro,amo a volte senza essere riamata, e imbocco anche gli anziani sia per dovere filiale che per volontariato ,quando il tempo me lo permette.

E spero che tu Aiko, riesca a farlo ,un giorno, con lo stesso amore con cui io sento di svolgere queste azioni tanto normali, quanto a volte dolorose.

Ho visto qualche anno fa un film bellissimo “L’uomo bicenteneraio”.

La storia di un androide come te che, pur sapendo di essere immortale, proprio per il fatto di essere un robot,sceglie per amore di diventare umano e di morire accanto alla donna che ama.

Io vorrei augurare allo scienziato vietnamita che ti ha inventata,di tornare ad essere uomo.

Un caro saluto Aiko.

Laura